Il museo che non c’è
Disegnati dall’architetto Stefano Bonifazi, i nostri locali sono concepiti per de-musealizzare il rapporto con le opere d’arte. Bar e piscina invadono lo spazio dell’esposizione, inglobandolo nella loro aura di informalità. La parte dell’edificio destinata al pubblico si estende su un solo livello, in modo da garantire la massima accessibilità. Ampie vetrate proiettano il rapporto tra interno ed esterno in una dimensione di continuità che a tratti lascia pensare a opere d’arte inserite nell’ambiente naturale circostante.